14 Febbraio 2017

Giorgio Antonucci

Ovvero la bellezza della materia oltre la forma. Il suo procedimento pittorico affonda le radici nell’arte surrealista del XX secolo ma non trova altro riferimento. Forse il dato anagrafico pone Doriano Galli in posizione privilegiata rispetto a chi per conoscenza od esperienza è costretto a fare i conti con una lunga tradizione figurativa; scomposta la forma in fasce di materia crediamo che questa materia in futuro non potrà che riacquistare una forma ma di una assoluta modernità che non troverà più riferimenti diretti in quella del passato. Probabilmente quindi dalla “bella materia alla bella forma”, per ricercare un nuovo realismo che è al contempo idealismo, l’immagine della realtà e non la copia della realtà. Già le sue immagini sembrano esibire oggetti “da toccare”. Pare quasi di ritrovare le ritrovare le teorie sulla pittura di Gregorio Sciltian.
15 Febbraio 2017

La rivoluzione del vero nella pittura di Doriano Galli

Per Doriano Galli l’arte deve superare la realtà che cogliamo con i sensi per dare spazio all’immaginazione, sconvolgendo lo spettatore con associazioni imprevedibili e caotiche. Le opere non ci lasciano dubbi delle sue capacità di disegno e di pittura, soprattutto da come riesce a interpretare la luce facendola esplodere in ogni angolo della tela. La sua pittura, libera e straordinaria, sembra venir fuori nel sonno, infatti, viene meno il controllo della coscienza sui pensieri dell’uomo e può quindi liberamente emergere il suo inconscio, travestendosi in immagini di tipo simbolico. Doriano Galli mostra di essere un pittore raffinato e capace di crearsi uno spazio tutto suo in un’arte sempre più globale. Le opere fatte di accostamenti inconsueti permettono allo spettatore di entrarci, generando un’inattesa visione che sorprende per la sua assurdità e perché contraddice molte delle nostre certezze. Un pittore Surrealista, che non sfugge agli aspetti fondamentali che hanno contraddistinto il […]